Progettare e realizzare con quel che c'è, ma bene // Design and realize beautiful things with scrap materials
Quando si parla di sostenibilità si apre un mondo diverso da quello consumista a cui siamo abituati, un sistema in cui ognuno di noi è chiamato a prendersi le proprie le responsabilità (e forse anche un po' quelle degli altri). I designers, ad esempio, poichè attraverso i loro progetti fanno da ponte tra più settori produttivi, sono chiamati a comunicare la sostenibilità agli altri attori del sistema oltre che a perseguirla loro stessi.
When we talk about sustainability we mean a new world different from the consumerist one we are used to, a system in which each of us is called to take on our own responsibilities (and perhaps even not just our own). Designers, for example, since they use their projects to act as a bridge and connecting various productive sectors, are called to communicate sustainability to the other actors of the system, as well as to pursue it themselves.
La generazione di progettisti di cui faccio parte si è trovata spesso a gestire il problema dello scarto di qualsiasi tipo e a qualsiasi punto della filiera, dallo scarto di materiale a quello dei prodotti difettosi o non più utilizzabili. Abbiamo imparato a progettare sia con materiale vergine che con materiale di seconda mano, in modo diverso ma con risultati ugualmente considerevoli. Quello che abbiamo capito è che ciò che viene etichettato come scarto non è per forza brutto o di poco valore, esce solamente dagli schemi precostituiti e quindi va utilizzato in una maniera diversa. Parte del progetto è capire come.
My generation of designers has often been dealing with the problem of waste of any kind and at any point of the chain, from waste of materials to defective or no longer usable products. We have learned to design with both virgin and second-hand materials, with different methodology but with equally considerable results. What we have understood is that what is labeled as waste is not necessarily ugly or with a low value, it simply goes outside the pre-established schemes and therefore must be treated in a different way. Part of the design is drawing how.
“Futari” architectural tray
Attraverso questa nuova modalità di progettazione-produzione si scopre un nuovo valore, forse più autentico, relativo all'intervento del progettista, offuscato dalla patina di superficialità fine a se stessa che spesso gli viene attribuita. Oltre alla forma dell'oggetto, che pur si deve dare (e non la diamo a caso), siamo capaci di progettare anche nuovi processi di produzione. Parallelamente alla rinnovata considerazione del designer cambia il valore dell'oggetto, in quanto ne percepiamo la preziosità legata al suo carattere artigianale e di produzione limitata (in relazione al materiale disponibile), mettendo da parte la natura non proprio perfetta del materiale di partenza.
Through this new way
of design&production it can be traced a new value for the
designers' role, perhaps more authentic than the current one, obscured by the patina of superficiality that is often attributed to them. In addition to give shape to objects, which must be given anyway (and we do not give it by chance), we are also capable of designing new ways of producing things. Along with a renovate consideration of the designers also the value of the object produced with this method changes, as we perceive its preciousness linked to its artisanal character and even to the limited production (in relation to the available material), putting aside the imperfections of the original material.
Seguendo questa tipologia di
progettazione (a partire dal materiale) la produzione dell'oggetto
fisico non avviene a posteriori ma va di pari passo con il progetto. E' quasi fondamentale che sia lo stesso designer a
confrontarsi con il materiale e con la sua trasformazione. Ci si deve
necessariamente sporcarsi le mani insomma per prendere coscienza delle
proprietà di quel materiale diverso e unico, che non è stato (ancora) incluso in
nessun manuale universitario,
nessun catalogo di fornitore e in nessuna scheda di produzione.
Practising this way to design (from the material) the production of the
physical object does not happen a posteriori but goes hand in hand with the
design. It is almost essential that the designers touch with their hands the material and its transformation. In short, one must
necessarily get one's hands dirty to become aware of the
properties of a different and unique material, which has not been
included (yet) in any university manual,
any supplier catalog or in any production sheet.
Sono molte le incognite da studiare ma non dimentichiamoci della funzione dell'oggetto: diamo un valido motivo ad un lavoro così complesso progettando degli oggetti che abbiano qualcosa di diverso da quelli in produzione, che ci migliorino anche in minima parte la quotidianità e che rispecchino le abitudini contemporanee.
There are many unknowns to study but we can't forget the function to give to the new design: let's give a valid reason to such a complex work by designing meaningful objects that have something different from those in production, that improve our daily life even in a minimal part and that reflect new contemporary habits.
In this
post I have collected some examples of new, beautiful and original products,
designed and created by me (Futari and Libellula) and in group with other
designers (1=4), all working with recycled wood, and stimulated and
supported by the Rilegno consortium.
architectural tray
Progettato e realizzato a partire da una cassetta in legno di abete.
Designed and realized
from a fir wood crate.
Progettato e realizzato
con una tavoletta di legno di mogano di recupero.
Designed and realized from a small board of recycled mahogany.
nomadic workbench
designed and made in collaboration with Flavio Furlanetto, Olmo Andreli, Vladislav Ganzen
for We are Walden Nomadic Carpentry project
Progettato e realizzato con compensato di pioppo di recupero.
Designed and realized with recycled poplar plywood.